Da una ricerca "Dwell on Branding",effettuata qualche mese fa, frutto della collaborazione con Eyeblaster e comScore, è emerso che per le campagne di branding (ad esempio utilizzando la Rete Display di Google) indici come CTR o CPM non sono affatto veritieri ne significativi per valutarne la riuscita o meno.
A dire il vero chi è un po' pratico di campagne di advertising on line questo già lo sapeva (Guida Adwords).
Ne avevo gia parlato in questo post (Tempo ed Attenzione nella pubblicità on line), in ogni caso questo potrebbe essere un incentivo per tutte quelle aziende, agenzie di pubblicità ancora restie ad utilizzare la rete per le proprie campagne on line proprio perhè non riuscivano a confrontare gli indici che utilizzano off line con quelli on line.
Dwell Rate si avvicina molto ad indici come OTS o GRP che sono i principali indici utilizzati nella pubblicità off line.
Detto questo si potrebbe dire di aver scoperto l'acqua calda o forse è solamente un'evoluzione dei tempi, in fondo il ctr e il cpm sono insostituibili e siuramente attualmente molto validi, magari abbinati al calcolo del Roai (return on ad investment).
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